Chi, e sono tanti, venerdì sera era alla TV per vedere la partita di calcio Belgio-Italia, si sarà trovato poi a seguire fino alle prime ore del mattino le varie edizioni speciali andate in onda sulle azioni terroristiche in atto nella capitale parigina. Un ritorno indietro, col pensiero, agli attentati suicidi dell’ 11 settembre del 2001, a New York, alle Torri Gemelle . Operazioni <<di guerra >>purtroppo, che solo oggi hanno un conteggio definitivo in costi umani: 128 vittime e molti feriti, più o meno gravi, tra cui anche alcuni nostri connazionali. Con 8 kamikaze islamici entrati in azione con armi da fuoco pesanti ed esplosivi sorprendendo civili inermi in ristoranti, pizzerie, teatri; 8 terroristi, uccisi dalle forze speciali, che non si sa ancora con certezza se abbiano avuto complici ora in fuga. Le azioni sono state rivendicate dall’ISIS, principalmente per rappresaglia contro i bombardamenti della Francia in Siria. Ed è una lotta non destinata a finire qui, come ben sappiamo anche noi per esperienza vissuta nel tempo nel nostro Paese. Terrorismo politico allora, negli anni 70, che ha visto tra le nostra fila tanti martiri – Fausto Dionisi, uno di questi, terrorismo religioso oggi, di matrice islamica, pericolosissimo, col quale siamo chiamati nostro malgrado a confrontarci. L’Italia si è attivata, la voce della politica si è fatta sentire, le Istituzioni sono all’erta e con esse le forze di polizia e le forze armate. Ora, dopo Parigi, minacce di attentati sono state indirizzate a Washington, Londra e Roma. Roma, dove il prossimo 8 dicembre avrà inizio l’anno giubilare, un palcoscenico mondiale dove fatti come questi di Parigi avrebbero certo una risonanza epocale. Abbiamo detto che i nostri poliziotti in servizio sono stati allertati, ma come potremmo noi essere loro concretamente a fianco col nostro contributo? Certamente, non chiudendoci in casa; ma proiettandoci, al contrario, sul territorio con occhio vigile ed attento, quell’occhio esperto ed allenato in tanti anni di servizio di Polizia, per osservare, notare, rilevare, segnalare. La democrazia, la sicurezza sociale, non dimentichiamolo, sono un bene di tutti e ognuno è chiamato a fare la propria parte per mantenerli . Con una metafora, quando scoppia un incendio, ognuno di noi è tenuto per dovere morale e civile a portare il proprio secchiello d’acqua per spegnerlo. Ma oggi è la giornata del dolore, del cordoglio. E noi, con animo mesto, siamo stretti ai cugini d’Oltralpe nella certezza che sapranno superare questi difficili momenti e reagire. Ieri sera, mentre lasciavano lo stadio dopo l’incontro di calcio Francia-Germania, messi a conoscenza dei tragici accadimenti li abbiamo, tutti noi, sentiti intonare in coro il loro inno nazionale, la Marsigliese.